Il punto di...

Relazione CONVEGNO “Le nuove opportunità per investire...”

Teggiano (Salerno) 18 maggio 2001

La Legge 488 del 1992 costituisce certamente un evidente cambiamento dell’approccio alla politica di sviluppo del Mezzogiorno; il Nostro Istituto, ovviamente, non poteva restare poco attento ad uno strumento agevolativo di sicuro valore e che segna una forte evoluzione degli investimenti infrastrutturali per l’ammodernamento del territorio. Ci è sembrato opportuno dedicare ai contenuti di questo provvedimento legislativo, datato, ma certamente non conosciuto appieno, un breve incontro allo scopo di meglio comprenderne le possibilità di utilizzo nonché le reali prospettive di sviluppo che potrebbe implicare.

Logicamente, la Legge 488 costituisce il punto di partenza per un discussione aperta alla disamina attenta di tutti gli altri strumenti finanziari ed agevolativi ai quali, oggi, è possibile accedere e per i quali, il ruolo di supporto della Banca, a partire dalla fase istruttoria fino ad arrivare alla fase dell’eventuale erogazione del contributo, è fondamentale, pur non competendo all’Istituto di Credito la valutazione del merito della richiesta di contribuzione avanzata.

Partire dalla legge 488 significa, di sicuro, partire da una misura agevolativa che ha segnato un forte cambiamento dell’intervento dello Stato a favore del mondo imprenditoriale; infatti, se in passato si provvedeva a ripartire prima i finanziamenti, e solo dopo, ci si appestava a predisporre i progetti che li giustificavano, con la Legge 488, tale logica è stata invertita.

Oggi lo Stato è disposto si ad aiutare e sostenere la categoria imprenditoriale, ma sulla base di una sviluppata ed accentuata progettualità; vale a dire una valutazione tecnico economica e finanziaria dei singoli progetti di investimento che si vanno a finanziare.

Il Ns. Istituto ha da sempre dedicato particolare attenzione alla realtà economica del territorio di competenza. Nel corso degli anni, da sempre, ha cercato di assicurare un pieno appoggio alle imprese presenti sul territorio, cercando di favorirne la crescita e lo sviluppo competitivo.

Questo incontro costituisce l’ennesima occasione per dimostrare la nostra attenzione ed il nostro impegno. Abbiamo, da tempo, provveduto alla stipula della Convenzione con ICCREA Banca Spa al fine di offrire un ulteriore servizio alla clientela esistente, ma anche allo scopo di acquisire nuova clientela, dimostrando di potere offrire a tutti, in primis a chi fa impresa, perché ne ha un bisogno più ovvio, una grande varietà di servizi, accompagnata, sempre, da un’elevata disponibilità a confrontarci con le svariate esigenze degli imprenditori.

Ci è parso opportuno organizzarlo coinvolgendo, da un lato la categoria dei consulenti aziendali, e dall’altro quella degli imprenditori, allo scopo di portare avanti una politica di confronto mirante a favorire una larga trasparenza sulle scelte finanziarie delle imprese per le quali, il consiglio e la competenza dei consulenti aziendali ( commercialisti e ragionieri ), costituisce un elemento di partenza fondamentale.

Non sempre per Noi Banca è facile valutare correttamente, soprattutto nel merito una richiesta di finanziamento. Ecco perché il ruolo del consulente diventa importante, anche al fine di far meglio comprendere cosa si ha intenzione di fare e, soprattutto, dimostrare la fattibilità di un determinato progetto.

La Legge 488 rappresenta uno strumento agevolativo molto competitivo ed apprezzato ma, di sicuro, non accessibile a tutti. Trattasi di uno strumento che mira a finanziare quei progetti imprenditoriali e quelle compagini sociali, partendo dalla valutazione obiettiva e tecnica di alcuni parametri importanti; primi fra tutti, il livello di capitale proprio investito dall’imprenditore, nonché l’incremento occupazionale reale realizzabile.

I parametri scelti sono di sicuro effetto ed importanza, e dovranno essere corredati da un valido piano programmatico che ne dimostri la fattibile realizzazione.

Spetterà, tuttavia ai moderatori che mi seguiranno fare meglio comprendere i contenuti più tecnici e specifici dei relativi bandi di gara per accedere ai finanziamenti. Dal canto mio colgo l’occasione per sottolineare e ribadire la nostra attenzione ed il nostro interesse verso questa legge e verso le altre misure agevolative capaci ci favorire la crescita della realtà imprenditoriale locale.

Crescita che è fondamentale per tutti noi, è che di sicuro, può essere aiutata in maniera diversa e più efficace senza incorrere nell’errore, spesso commesso nel passato, di elargire aiuti a tutti senza alcun criterio e senza la benché minima responsabilità di nessuno, sul concreto utilizzo di questi fondi.

Oggi, come già detto, molto è cambiato. Quotidianamente, nel nostro lavoro, rilasciamo fideiussioni a fronte di impegni delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Questo a dimostrazione del fatto che il rapporto, tra enti ed impresa, è cambiato; è di sicuro molto più trasparente, ma richiede una intenzione di fare impresa molto convinta, con la conseguente assunzione di responsabilità certe; responsabilità che spesso siamo noi a garantire, come del resto anche nel caso della Legge 488, attraverso polizze fideiussorie rilasciate sempre dopo opportune valutazioni della clientela, ma sempre con l’intento permettere alle imprese stesse di operare in maniera competitiva e perseguire una crescita coerente e realizzabile.

Più specificatamente:
Nell’ambito della legge stessa il ruolo della nostra banca, nei prossimi mesi, si concretizzerà nello:

  1. svolgere un’attività di supporto alla misura agevolativi mediante rilascio di fideiussioni;

  2. concedere finanziamenti ai soci per la capitalizzazione dell’impresa, visto che i programmi di investimento devono essere, in parte, finanziati con capitale proprio;

  3. concedere finanziamenti alla clientela per completare le iniziative;

  4. fare FORMAZIONE alle imprese attraverso la costituzione di una struttura permanente che segua l’impresa in tutta la sua attività. Una formazione a 360 gradi, in tutte le aree e per tutte le esigenze sia aziendali che personali, ponendoci, come obiettivo, una formazione di alta qualità, con l’aggiornamento degli operatori aziendali, per la formazione dei giovani e per consulenze nelle aree di Marketing e vendite, Qualità e Gestione aziendale, Comunicazione, Informatica ecc.

Tutto logicamente sarà possibile e facilitato in presenza di piani programmatici validi, e di realtà imprenditoriali sane e capaci di meglio cogliere le prospettive offerte da tutti gli strumenti agevolativi, oggi a disposizione.

La Nostra attenzione, logicamente, è rivolta al mondo imprenditoriale in genere, è questo incontro ne costituisce l’ennesima manifestazione. Seguiamo accuratamente e con molto interesse le imprese dei nostri paesi, cercando di offrire un ampio ventaglio di soluzioni finanziarie capaci di rendere le stesse produttive e redditizie. Di sicuro la Legge 488 è una valida opportunità di crescita fermo restando un’ampia offerta di servizi resi alla clientela imprenditoriale che da sempre ha caratterizzato il Nostro operato.

Non posso chiudere questo mio intervento senza affermare che le Banche di credito cooperativo sono “il motore dell’economia locale” e le uniche banche a supporto dello sviluppo del Sud.

La vendita del Banco di Napoli, dopo quelle di tutte le altre banche locali del sud (come ad esempio Cassa Risparmio Salernitana, Banca Popolare di Salerno, La Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania ed altre), priva, infatti, le imprese del Sud del principale punto di riferimento in ambito creditizio.

Le banche del nostro territorio fanno gola perché possiedono una grande quantità di raccolta. I grandi gruppi bancari pensano solo a raccogliere il risparmio delle regioni del Sud per investirlo nelle aree più sviluppate del Nord.

Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che solo le Banche di credito cooperativo sono realmente funzionali allo sviluppo del territorio dove operano. Infatti, per statuto, le BCC devono reinvestire, la raccolta effettuata, per la quasi totalità, nella propria zona di competenza garantendo, così, con certezza, un ritorno in termini di sviluppo e occupazione locale.

Le nostre banche, quindi, fondono la loro attività su principi di mutualità senza fini di lucro privato, promuovono lo sviluppo del reciproco aiuto, l’educazione al risparmio e alla previdenza, la crescita delle realtà economiche locali, perché conoscono bene il territorio e i bisogni della gente.

Rivolgetevi a noi con fiducia, perché solo noi, che viviamo il territorio e le stesse Vostre problematiche, possiamo farci interpreti delle Vostre esigenze, coscienti del fatto che la nostra crescita dipende dalla Vostra crescita. È noi vogliamo crescere. Vogliamo crescere insieme a Voi.

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