Le B.C.C.: motore dell’economia locale

“Relazione al convegno tenutosi a Teggiano il giorno 8 febbraio 2001 in occasione della sottoscrizione della Convenzione con la Confcommercio della Provincia di Salerno”

Il punto di... | 

Per affermare che le Banche di credito cooperativo sono “il motore dell’economia locale” e le uniche banche a supporto allo sviluppo del Mezzogiorno, basta citare l’ultima operazione di incorporazione che ha visto lo storico istituto Banco di Napoli, trasferirsi a Torino.

La vendita del Banco di Napoli, dopo quelle di tutte le altre banche locali del sud (come ad esempio Cassa Risparmio Salernitana, Banca Popolare di Salerno, La Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania ed altre), priva, infatti, le imprese del Sud del principale punto di riferimento in ambito creditizio.

La cessione per incorporazione del Banco di Napoli al Sanpaolo Imi rappresenta un duro colpo all’economia meridionale e, quindi, a quella locale.

In questo vuoto che si è aperto il Credito Cooperativo rappresenta una grande risorsa per lo sviluppo delle economie locali. In Campania le banche di credito cooperativo sono ventotto con una quota di mercato del 18%.

La vendita del citato Banco di Napoli dovrebbe far riflettere. Le banche del Sud fanno gola perché possiedono una grande quantità di raccolta. I grandi gruppi bancari intendono rastrellare il risparmio delle regioni meridionali per investirlo nelle aree più sviluppate del Paese.

Solo le Banche di Credito Cooperativo sono realmente funzionali allo sviluppo del territorio dove operano. Infatti, per statuto, le BCC devono reinvestire, la raccolta effettuata, per la quasi totalità, nella zona di competenza.

Affidando i propri risparmi ad una banca di credito cooperativo viene garantito un ritorno in termini di sviluppo e occupazione.

Le banche di credito cooperativo fondono la loro attività su principi di mutualità senza fini di lucro privato, promuovono lo sviluppo del reciproco aiuto, l’educazione al risparmio e alla previdenza, la crescita delle realtà economiche locali ben conoscendo il territorio e i bisogni della gente.

Non è un caso se i nostri clienti privilegiati sono le famiglie, il mondo contadino, i piccoli commercianti, gli artigiani e le piccole imprese locali: insomma l’individuo.

Parlare dell’individuo, dell’uomo e di tutte le sue mille sfaccettature, non è sicuramente semplice. Si rischia di cadere nella banalità, oppure esaurire il tutto in maniera semplicistica.

Tuttavia, le nostre banche devono essere intese come un unico insieme di uomini, strategie, prodotti ed organizzazione. L’uomo è, quindi, una realtà preziosa da custodire e gestire in modo oculato ed intelligente.

La funzione della Cooperazione si estrinseca, anche e soprattutto, nel legame solidaristico tra gli uomini, finalizzato ad uno scopo mutualistico.

La missione della cooperazione è quella di riconoscere un ruolo fondamentale al Socio, e quindi all’uomo, guardando con attenzione alle sue esigenze.

Per tutti questi motivi la Banca di Credito Cooperativo tiene in gran considerazione i momenti d’incontro tra gli uomini al di là del semplice, anche se importante, rapporto cliente/sportello.

Per cui, dare più forza al Movimento Cooperativo attraverso la solidarietà, permetterà lo sviluppo della Cooperazione, consentendo la vicinanza ai più deboli e il rifiorire del localismo; quest’ultimo aiuterà lo sviluppo del nostro territorio, contribuendo al benessere dell’intera comunità.

Il ruolo sociale non deve essere dimenticato; questo concetto si esprime con la presenza del Credito Cooperativo a fianco delle associazioni, delle istituzioni e delle famiglie, quest’ultime vere cellule della società.

I particolari interventi nell’ambito delle realtà locali concretizzano in modo tangibile l’attenzione all’uomo, per migliorare il suo benessere e, di conseguenza, quello dell’intera comunità.

Le Banche di Credito Cooperativo hanno aperto nuovi orizzonti e devono continuare a farlo per non esaurire la propria spinta al cambiamento, alla promozione globale della persona.

Per questo, il rapporto banca/uomo è uno dei fattori determinanti che consentono alla Banca di Credito Cooperativo di mantenere il suo peculiare significato dell’essere banca cooperativa.

Da non sottovalutare, comunque, la competenza qualificata in consulenza e in servizi, quest’ultimi altamente specializzati, che le nostre banche sono in grado di offrire alla propria clientela.

In sintesi: capacità di coinvolgimento nel rispetto dei principi ispiratori.

In tutto ciò l’uomo è centrale con la propria libertà e con le proprie capacità.
In quest’ottica il Movimento Cooperativo viene visto come attenzione all’uomo, in quanto ricco di quelle risorse che ognuno di noi, in forme diverse, porta dentro di sé.

Anche le prossime sfide del mercato globale e della moneta unica non potranno non tener conto di questo.

Il rispetto ed il particolare riferimento alle esigenze dell’uomo, delle famiglie, delle imprese piccole o grandi, saranno l’aspetto vincente per poter continuare ad operare in maniera efficace, impegnandoci a fronteggiare una concorrenza ogni giorno più agguerrita e raffrontandoci con una clientela sempre più esigente.

E infine, ma non ultimo, la Banca di Credito Cooperativo è una forma di solidarietà fondamentale perché esercitata anche nei confronti delle generazioni future.

L’insegnamento alle nuove generazioni dei principi ispiratori del Movimento Cooperativo, attraverso l’esempio della loro applicazione, costituirà la base per uno sviluppo veramente globale nel pieno rispetto dell’individualità propria dell’essere umano.

Questo Convegno, comunque, rappresenta per la Banca di Credito Cooperativo di Roscigno l’ennesima occasione per continuare il discorso avviato, nel lontano 1995, con il territorio del Vallo di Diano e con la sua realtà socio-economica.

A quell’epoca, d’accordo con la Caritas della Diocesi di Teggiano, abbiamo varato un progetto denominato Fenus Leve, dal latino “interesse leggero”, che consente di ottenere finanziamenti a tasso agevolato. Ciò, al fine di combattere la piaga dell’usura che frena l’economia di questa zona e ne mortifica la società.

La lotta all’usura, sentita come un dovere morale, è continuata nel tempo.

Tra la fine del 1996 e gli inizi del 1997, poi, la svolta.

Incoraggiati e sostenuti da “veri e sinceri” amici, che hanno creduto e credono nelle nostre capacità imprenditoriali e accettando la sfida di un nuovo e più sofisticato mercato presente nel Vallo di Diano, abbiamo programmato l’apertura dello sportello di Teggiano, avvenuta alla fine del 1998. Non potremo mai dimenticarci di questi amici che, da sempre, credono in noi e che in noi hanno riposto la loro fiducia. A loro, oggi, un particolare ringraziamento.

La presenza sul territorio ha amplificato l’attenzione della nostra Banca, in quanto credito cooperativo e quindi osservatorio della realtà locale, e, nel frattempo, ha stimolato il nostro bisogno a ricercare strumenti d’intervento per promuovere l’economia locale.

Il quadro socio-economico della zona, diverso da quello del territorio tradizionale, ha reso necessario ampliare e qualificare la gamma dei prodotti e servizi offerti ad un tipo di clientela più raffinata e sofisticata e di dimensioni non certo modeste. Peraltro, la difesa delle caratteristiche di umanità e solidarietà sociale del credito cooperativo ci ha indotto a progettare e realizzare iniziative volte alla crescita culturale ed economica della comunità.

In un mercato aperto alla competizione, come quello del Vallo di Diano, in soli due anni siamo riusciti ad acquisire una ragguardevole quota di quel mercato e, contrariamente, alla politica seguita dagli altri istituti di credito presenti sul “nostro” territorio, che raccolgono a Sud per impiegare al Nord, abbiamo investito sul territorio più di quanto lo stesso ci ha affidato.

Solo poche cifre per convalidare tale affermazione.

La fiducia da subito accordataci dai risparmiatori ha fatto crescere i depositi oltre i 20 miliardi mentre i prestiti, erogati ad operatori del Vallo di Diano, hanno superato i 28 miliardi.

Tanto a conferma che la nostra è una Banca a vocazione locale, protesa verso lo sviluppo del territorio nel quale è insediata; sviluppo inteso come crescita non solo economica ma anche culturale e professionale.

All’attività di finanziamento abbiamo affiancato la funzione di consulenza e assistenza alla clientela.

Attraverso la Fondazione Nashak, parola ebraica che raffigura lo strozzinaggio come un serpente pronto a mordere, forniamo, gratuitamente, assistenza e consulenza legale e bancaria.

Sul nostro sito internet www.bccmontepruno.it, gli imprenditori possono usufruire, gratuitamente, di una vetrina per le loro aziende, oltre a tutti i servizi di home banking.

Presto sarà attivato il trading on line, fruibile in rete dall’indirizzo web della BCC da cui si accede, tra l’altro, alle pagine illustrative dei servizi, alla rassegna stampa e alle risposte dedicate alle Faq, (quesiti più spesso formulati dalla clientela).

Abbiamo, ultimamente, aderito, alla costituenda società per il Patto Territoriale del Bussento e del Vallo di Diano, promossa dalla Comunità Montana Vallo di Diano.

Ci siamo aggiudicati, agli inizi di quest’anno, i servizi di tesoreria della Comunità Montana Vallo di Diano, del Comune di Monte San Giacomo, del Centro Sportivo Meridionale, del Bacino Salerno 3. Gli stessi si vanno ad aggiungere a quello già svolto per il Comune di Sant’Arsenio nel cui comune, da qualche mese, abbiamo aperto uno sportello automatico.

La stipula della convezione con la Confcommercio della provincia di Salerno, che stasera in questa sede sarà sottoscritta, rappresenta per noi un altro importante traguardo raggiunto. Siamo pienamente convinti che credere nelle ragioni e nel significato dell’associazionismo imprenditoriale vuol dire promuovere lo sviluppo, la modernizzazione e l’innovazione delle aziende del nostro territorio.

In questi anni, comunque, non abbiamo dimenticato:

  • i giovani ai quali abbiamo offerto la possibilità di un prestito a tasso zero per l’acquisto di un computer e per i libri scolastici;

  • la riscoperta delle antiche tradizioni locali con la sponsorizzazione della festa della “Principessa Costanza” che si tiene a Teggiano;

  • le scuole, i presidi sanitari, le squadre sportive e tutte le altre associazioni; a tutti abbiamo offerto il nostro appoggio erogando contributi, mettendo a disposizione le nostre strutture e non facendo mancare la nostra collaborazione.

I nostri obiettivi per il futuro, sono:

  • un servizio di consulenza più mirato per le imprese, anche attraverso le nostre strutture centrali (Federazione, Iccrea, Agrileasing, ecc.);
  • completare con la Principati Assicurazioni, nostra associata, il progetto di “banca-assicurazione” per assistere, sotto tutti i punti di vista, i nostri soci e clienti, prevedendo forme agevolative ed interventi personalizzati. Pensiamo, tra l’altro, di offrire a tutti gli associati della Confcommercio una consulenza gratuita e mirata per tutte le esigenze.
  • allestire una rete di promotori in collaborazione con la Simcasse;
  • un corso di primo approccio al mondo internet per tutti i clienti della banca;
  • uno sportello informativo per l’imprenditoria giovanile e l’imprenditoria femminile.

Sono, altresì, in programma, per i nostri clienti, corsi di formazione che saranno tenuti da consulenti dell’“Ente di Formazione Rosario Pingaro” -emanazione di Federazione Campana delle BCC.

La nostra aspirazione più grande è quella di essere più vicini agli operatori con la presenza di nuovi punti operativi sul territorio che ci consentano di servire meglio coloro che, seppur tanto vicini, restano esclusi da ostacoli di carattere puramente amministrativi.

Siamo e vogliamo continuare ad essere la “banca amica”; la banca che considera “l’uomo” prima di tutto e, come dice lo slogan istituzionale delle BCC: “differenti per forza”.

Grazie per l’attenzione.