Lo spread e le oscillazioni del mercato
di Jessica D’Amato
Tornando sull’argomento trattato la settimana scorsa, resta da capire perché è così importante lo spread e come mai in relazione a determinati eventi oscilli così tanto. Come già detto, infatti, lo spread è un indicatore economico importante perché ha un impatto notevole sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. La prima conseguenza della crescita dello spread è collegata all’aumento sia del costo che del volume del debito pubblico: se uno Stato viene considerato poco affidabile, gli investitori saranno meno propensi ad acquistarne il debito e, per essere incoraggiati a farlo, vorranno un rendimento maggiore. Se ciò si verifica, lo Stato potrebbe essere costretto a richiedere misure di politica di bilancio fortemente “restrittive” con riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione per riuscire a finanziare il suo debito.
Lo spread, comunque, può oscillare in relazione a determinati eventi anche non strettamente economici; infatti, anche le questioni politiche e l’incertezza dei governi influiscono sul suo andamento. La crisi istituzionale, i dubbi fondati o meno sulla volontà del nuovo governo di uscire dall’euro, l’instabilità e la debolezza sono alla base del fenomeno del cosiddetto “flight to safety” ovvero spostare gli investimenti verso titoli più sicuri, vendendo quelli che in una situazione di difficoltà dei mercati potrebbero oscillare di più. In questo momento, in prima fila, ci sono ovviamente i Titoli di Stato italiani.
Ma è giusto questo allarmismo? Il contesto attuale è molto diverso da quello dell’ultima impennata dello spread, nel 2011: erano gli anni successivi alla bolla dei mutui subprime e alla conseguente crisi finanziaria internazionale.
Oggi, probabilmente, se si guarda solo ai fondamentali dell’economia italiana tale allarmismo appare ingiustificato, tuttavia, esso è meno ingiustificato se si analizza il funzionamento complessivo dei mercati. Nel merito, in una fase di instabilità, come quella attraversata dall’Italia, nel timore di un futuro peggioramento dei conti pubblici, alcuni investitori potrebbero vendere i titoli italiani. Pertanto, per lo Stato italiano è più difficile collocare i titoli ed è costretto ad aumentare l’interesse offerto, incidendo proprio sullo spread.
In conclusione, quindi, lo spread rappresenta un parametro di grande attualità, con il quale tutti, operatori finanziari e non, devono confrontarsi.
Jessica D’Amato
Ufficio Finanza, Banca Monte Pruno
jessica.damato@bccmontepruno.it