Gli interventi di riqualificazione degli edifici: la cessione del credito d’imposta
di Alessandro Cataldi
Per favorire la ripresa dell’economia, il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, cosiddetto Decreto Rilancio, convertito in Legge n. 77 del 17 luglio 2020, ha istituito diverse agevolazioni fiscali a sostegno delle attività d’impresa colpite dalla crisi economica e sanitaria. Tra le misure più significative, il D.L. ha introdotto delle novità inerenti il beneficio fiscale legato ad alcuni interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e di riduzione del loro rischio sismico, il c.d. Superbonus 110%. In particolare, l’attuale normativa prevede, per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, o fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi sugli edifici di edilizia popolare, il diritto ad una detrazione dalle imposte sui redditi con un’aliquota pari al 110% dell’importo speso.
I soggetti beneficiari della detrazione fiscale sono tutti coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi, a condizione che ne sostengano le relative spese e posseggano un reddito tassato in Italia. Tali soggetti devono, inoltre, rientrare nelle seguenti categorie:
- condomìni;
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni (per un massimo di due unità immobiliari diverse);
- Istituti autonomi case popolari (Iacp);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- organizzazioni non lucrative;
- associazioni e società sportive dilettantistiche.
I soggetti beneficiari possono usufruire del beneficio fiscale in diverse modalità:
- detrazione dalle imposte sui redditi della persona fisica in 5 anni, nella misura di un quinto all’anno fino alla capienza IRPEF;
- sconto in fattura applicato dall’impresa che esegue i lavori. Il credito d’imposta può essere utilizzato dall’impresa come detrazione dalle proprie imposte in 5 anni oppure può essere oggetto di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
- cessione del credito d’imposta: il committente può cedere il beneficio fiscale alla banca a favore della monetizzazione dello stesso, ovvero la banca acquista il credito dal cliente e provvede alla liquidazione dell’importo al netto di una commissione concordata.
Gli interventi oggetto di Super Bonus 110% sono suddivisi in due Macro categorie:
- Interventi Trainanti, detraibili per il 110% del loro importo di spesa sostenuta con recupero fiscale in 5 anni. Rientrano in tale categoria i seguenti lavori:
- isolamento termico;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione;
- interventi antisismici.
- Interventi Trainati, già detraibili ma per i quali può essere estesa l’aliquota di detrazione al 110% del loro importo, con recupero fiscale in 5 anni, se svolti congiuntamente ad almeno un intervento trainante. Fanno parte degli interventi trainati i lavori di:
- efficientamento energetico;
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica;
- installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati;
- installazione colonnine ricarica veicoli elettrici.
Occorre sottolineare che esistono altri interventi agevolati, diversi dal Superbonus 110%, per cui è possibile optare per la cessione del credito d’imposta alla Banca e con recupero fiscale in 5 o 10 anni, e con detrazione fiscale che varia dal 50% al 90%; tra questi troviamo:
- bonus Facciate;
- ecobonus e Sismabonus (D.L. 63/2013);
- ristrutturazione edilizia.
La Banca Monte Pruno, in applicazione delle linee guida della propria capogruppo Cassa Centrale Banca, ha posto in essere un processo volto a consentire alla clientela interessata di poter cedere il credito d’imposta derivante dalla realizzazione di tutti gli interventi di riqualificazione degli edifici.
Tale processo per la gestione della cessione del credito può essere riassunto in 3 macro fasi:
- acquisizione della documentazione riguardante gli interventi da realizzare;
- sottoscrizione di un contratto di cessione del credito condizionato al verificarsi dell’effettiva realizzazione degli interventi descritti dal cliente e previo riconoscimento del beneficio fiscale;
- acquisto del credito e successiva liquidazione del corrispettivo.
Coerentemente con le indicazioni di Cassa Centrale Banca, per avviare l’iter di cessione del credito d’imposta, è fondamentale che il cliente fornisca alla Banca un set minimo di documenti necessari per acquisire un primo riscontro sulla congruità degli interventi rispetto alle agevolazioni obiettivo individuate dal cliente, per poi passare alla fase successiva dell’operazione di cessione per il rilascio delle autorizzazioni del caso.
Per maggiori informazioni in merito ai vari interventi agevolativi, nonché per fornire tutta l’assistenza necessaria per un processo articolato che merita grande attenzione per non incorrere in problemi collegati alla gestione del credito di imposta, le filiali e l’Area Crediti della Banca Monte Pruno sono a completa disposizione della clientela.
Alessandro Cataldi
Responsabile AQR, Banca Monte Pruno
alessandro.cataldi@bccmontepruno.it