Economia e finanza

Dalla Banca Monte Pruno gli elementi per un Business Plan di successo

di Vincenzo Rubino

Sempre più spesso si sente parlare di questo strumento che nel gergo bancario e aziendale identifica un elemento di notevole importanza.

Il Business Plan, per l’appunto, è un documento di sintesi che contiene e descrive un progetto imprenditoriale a cui bisogna prestare grande attenzione e vede grande interesse da parte della Banca Monte Pruno, la quale supporta e fornisce sempre la sua consulenza ai clienti per la definizione di un piano coerente e ben strutturato.

Dalla Banca Monte Pruno gli elementi per un Business Plan di successo

Potremmo definirlo una vera e propria guida con i riferimenti utili per la pianificazione e la gestione aziendale, che presenta, altresì, l’azienda a potenziali finanziatori e investitori. Attraverso il Business Plan è possibile esaminare i fattori di successo dell’idea imprenditoriale nel lungo periodo e valutarla sulla base di una vera e propria analisi di fattibilità.

  • LE FUNZIONI DEL BUSINESS PLAN

Il Business Plan è un moderno strumento di simulazione a medio-lungo termine delle dinamiche aziendali che in generale assolve a due principali funzioni: la prima è quella di razionalizzare l’idea imprenditoriale alla luce dei fattori di successo e delle lacune presenti; la seconda funzione cui assolve è la presentazione di questa idea a terzi in modo da valutarne l’iniziativa economica, le sue potenzialità e i rischi a essa connessi.

  • COME STRUTTURARLO

Ogni Business Plan deve essere cucito addosso a un progetto specifico, non è possibile quindi identificare un modello che sia valido per tutte le diverse idee imprenditoriali. Tuttavia è plausibile definire un elenco di contenuti che devono essere presenti all’interno del documento. In primis, il Business Plan è composto da due parti essenziali, una descrittiva e una economico-finanziaria. Nella parte descrittiva viene indicato il progetto imprenditoriale definendo i mercati di riferimento, la strategia, gli obiettivi, il piano operativo, la compagine societaria. Essa deve contenere la “executive summary “ ovvero la sintesi del progetto imprenditoriale. Alla compilazione dell’executive summary deve essere dedicata molta attenzione perché essa avrà il compito di catturare l’interesse dell’investitore e spingerlo a proseguire nella lettura del progetto. Nella parte descrittiva, inoltre, è necessario illustrare nel dettaglio le caratteristiche distintive dei prodotti/servizi e in che modo possono essere fonti di vantaggio competitivo. E’ importante anche descrivere la struttura del management: indicando i soci e i manager, i loro curricula e soprattutto quali sono le loro esperienze pregresse che potrebbero essere utili a ridurre il rischio associato all’attività di impresa. La parte economico-finanziaria invece, contiene le proiezioni economiche e finanziarie sulla redditività del progetto. In questa sezione verrà indicata la stima del capitale che serve per avviare l’impresa. In particolare devono essere specificati l’importo totale dei fondi necessari e quello richiesto all’investitore, le eventuali garanzie offerte e i tempi di utilizzo dei capitali. Saranno poi redatte proiezioni inerenti ai risultati economici e finanziari attesi nel periodo di riferimento.

  • PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Chiarezza: esporre i concetti basilari in maniera accessibile e comprensibile pone i destinatari del Business Plan nelle migliori condizioni per capire con immediatezza quale sia l’idea imprenditoriale e quali siano gli strumenti e le risorse che si intendono utilizzare.

Completezza: è fondamentale, per la comprensione del progetto in tutte le sue componenti, fornire tutte le informazioni che si considerano utili ed essenziali.

Affidabilità e attendibilità: il progetto è corretto ed adeguato quando sono affidabili le assunzioni ed i procedimenti attraverso i quali avviene la formulazione delle proiezioni e la derivazione delle conclusioni.

Imparzialità: l’obiettività del documento è molto importante per la validità oggettiva dello stesso. Tale criterio non deve assolutamente essere inficiato da motivazioni occulte che potrebbero fare capo tanto al redattore del documento quanto al committente.

Trasparenza: il rispetto di tale principio implica la possibilità di percorrere a ritroso ogni elaborazione del piano, dal risultato di sintesi al singolo elemento di analisi; inoltre, per ciascun dato elementare deve essere identificabile la fonte.

  • CONSIDERAZIONI FINALI

Tale strumento rappresenta un processo di analisi che conduce in modo ragionato ad affrontare tutte le tematiche rilevanti di una data attività imprenditoriale. Può essere predisposto in modi diversi e con vari gradi di approfondimento, a seconda delle esigenze e delle scelte ma credo rappresenta anche un prezioso e indispensabile strumento per il management che deve presidiare gli sviluppi futuri di un business sia nel caso di imprese potenziali che di imprese già esistenti ed avviate.

La Banca Monte Pruno resta a disposizione, con la sua Area Crediti, per maggiori informazioni ed ulteriori approfondimenti sull’argomento.

Vincenzo Rubino
Area Crediti Banca Monte Pruno
vincenzo.rubino@bccmontepruno.it

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