Cos’è la recessione?

di Jessica D’Amato

Economia e finanza | 
Cos’è la recessione?

Nei giorni scorsi i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) hanno sancito che l’Italia è in recessione tecnica. La recessione rappresenta una delle quattro fasi del ciclo economico, insieme a quella di depressione, di ripresa e di espansione.

In passato, il principale indicatore del ciclo economico era rappresentato dall’andamento del livello dei prezzi. Successivamente, l’attenzione si è spostata sui livelli della produzione e dell’occupazione utilizzando la variazione del Prodotto Interno Lordo (Pil) come principale indicatore. Il Pil è uno degli indicatori maggiormente utilizzati per determinare la capacità di produrre di un Paese. Non misura quindi la ricchezza in sé, ma è il valore di mercato di tutti i beni e i servizi finali prodotti, da residenti e non, all’interno di un Paese, in un determinato periodo.

La recessione, intesa in senso tecnico, si ha quando il Pil mostra una variazione negativa per almeno due trimestri consecutivi. Questa definizione, globalmente accettata, è stata utilizzata per la prima volta nel 1975 in un articolo del New York Times dall’economista Julius Shiskin. Nello specifico, il Pil italiano è sceso dello 0,10% nel terzo trimestre 2018 e dello 0,20% nel quarto trimestre.

Concetto diverso è la recessione economica, che viene evocata quando la variazione negativa del Pil è “tendenziale” e si misura raffrontando non già la variazione del Pil fra due trimestri consecutivi, ma quella di un trimestre e dello stesso trimestre dell’anno precedente. Per la recessione economica vengono presi in considerazione altri indicatori fondamentali, quali i consumi delle famiglie, la produzione industriale, l’occupazione, il trend demografico e così via.

Quando la recessione è accompagnata da un tasso elevato e crescente di inflazione si parla di stagflazione. Se la fase di recessione dura molto a lungo, si parla di depressione. Di contro, durante una fase di ripresa crescono la produzione, l’occupazione, i prezzi ed il reddito fino ad un punto di massimo che corrisponde alla fase di espansione.

Gli economisti hanno cercato di spiegare il fenomeno delle fluttuazioni cicliche individuando le cause che le determinano. Alcune teorie del ciclo economico considerano la recessione un fenomeno endogeno, ossia non determinato da fattori esterni: ogni fase espansiva del ciclo economico viene seguita da un periodo di recessione e così via. Le fasi di recessione possono tuttavia essere causate anche da fenomeni esogeni, vale a dire da fattori esterni. Tra questi vi sono, ad esempio, anomali incrementi dei prezzi di una materia prima, come è avvenuto durante le crisi petrolifere degli anni ’70. Anche alcuni interventi di politica economica adottati al fine di evitare il surriscaldamento dell’economia di un Paese possono creare le basi per la manifestazione di una recessione.

Non esiste una soluzione univoca che indica come uscire dalla recessione: molto dipende dalla gravità della recessione e da come il Paese è in grado di affrontare le criticità sul fronte economico.

Jessica D’Amato
Ufficio Finanza, Banca Monte Pruno
jessica.damato@bccmontepruno.it