Roma: presentato il docufilm "I segreti dei luoghi perduti" realizzato dalla Fondazione Monte Pruno
Il 3 luglio 2024 resterà una data storica non solo per la Monte Pruno, ma per l’intera comunità degli Alburni, del Cilento e del Vallo di Diano.
A Roma, infatti, attraverso due prestigiosi appuntamenti è stato svelato alla stampa ed al pubblico il docufilm sulle aree interne “I SEGRETI DEI LUOGHI PERDUTI”, nell’ambito del Progetto “Ciak si Gira, il Cineturismo”.
Il progetto, realizzato in poco più di 200 giorni dal suo lancio di dicembre presso il Ministero della Cultura, è stato realizzato dalla Fondazione Monte Pruno, in collaborazione della BCC Monte Pruno, dLiveMedia e con il patrocinio morale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il lavoro ha visto la partecipazione di attori del calibro di Simone Montedoro e Bianca Nappi che hanno condiviso, con entusiasmo, questo progetto di marketing territoriale, la regia di Elio Di Pace e la fotografia di Guglielmo Lipari, coadiuvati da Alfonso Ruggiero e da Alessandro D’Aniello, il post editing di Raffaele Morrone, il mix e la sonorizzazione di Vincenzo Siani (Trees Music Studio), le musiche di Valentina Iannone con gli arrangiamenti del batterista Phil Mer.
“I SEGRETI DEI LUOGHI PERDUTI - Viaggio tra natura e storia nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni” è un vero e proprio viaggio alla scoperta di posti quasi nascosti, poco conosciuti dell’entroterra salernitano, con la volontà di valorizzare questi territori attraverso un lavoro puntuale di immagini e parole che raccontano storie, luoghi, valori e radici.
Roscigno Vecchia, il Ponte di Sacco e le Gole del Sammaro, la Grotta di San Michele a Sant’Angelo a Fasanella, il Monte Cervati a Piaggine, il Castello Macchiaroli a Teggiano, il Battistero di San Giovanni in Fonte a Padula, le Grotte di Pertosa sono i luoghi che hanno caratterizzato questo lavoro, con l’auspicio di attirare attenzioni ed interessi verso alcune zone particolarmente decentrate e poco conosciute, rispetto alle grandi potenzialità che hanno, anche per quel che concerne le possibilità espresse oggi dal cineturismo.
La giornata a Roma è stata organizzata in grande stile, partendo dell’appuntamento a Montecitorio, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, con la conferenza stampa, coordinata da Alberto Caccia ed alla presenza dei giornalisti, tra cui diversi provenienti dal Vallo di Diano e sempre vicini alle azioni promesse dalla Monte Pruno, aperta dall’introduzione del Direttore della Fondazione Monte Pruno Antonio Mastrandrea, con gli interventi dell’On. Gianluca Caramanna, Membro Vigilanza RAI, del Direttore dLiveMedia Manager Event Roberto Vargiu, del Prof. Domenico Apicella, Docente dell’Università degli Studi di Salerno, del Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Giuseppe Coccorullo, del Sindaco di Roscigno Pino Palmieri, del Sindaco di Laurino e Direttore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Romano Gregorio.
Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Presidente Fondazione Monte Pruno Michele Albanese.
Presenti, tra gli altri, i rappresentanti di alcune Associazioni del territorio della Banca come la Pro-Loco Roscigno Vecchia con il suo Presidente Palmieri, l’Associazione Monte Pruno Giovani con il Direttivo guidato dal Presidente Greco, l’Associazione Terra Cilento con il Presidente Cavallo. Intervenuto ai lavori anche il Vice-Direttore Generale della BCC Monte Pruno Cono Federico.
Nel pomeriggio, invece, la Casa del Cinema, Sala Fellini, a Villa Borghese, ha accolto la proiezione del docufilm, anticipata dall’intervista della giornalista Roberta Nardi al Presidente della Fondazione Monte Pruno Michele Albanese, con gli interventi anche degli attori Bianca Nappi e Simone Montedoro.
Una prima speciale che ha lasciato ai tanti intervenuti un messaggio unico di speranza con al centro il presente ed il futuro del territorio.
“È stata - ha dichiarato il Presidente della Fondazione Monte Pruno Michele Albanese – una giornata a dir poco emozionate, un mix di sensazioni condivise con tanti che hanno permesso la realizzazione di questa stupenda opera sulle nostre meravigliose aree interne. Il legame, la riconoscenza, il senso di responsabilità hanno guidato questa nostra iniziativa, che è stata complessa, impegnativa, ma posso affermare che ne è valsa la pena. È un grande progetto diventato realtà, proprio come piace fare a noi, che conferma la nostra capacità di fare rete per un obiettivo comune e non far perdere assolutamente la speranza, perché anche nei territori meno conosciuti ci può essere un futuro, soprattutto per i giovani. Un grazie speciale a tutti coloro che hanno contribuito a questo lavoro ed a chi è voluto essere al nostro fianco a Roma per condividere il lancio ufficiale. L’obiettivo della Fondazione Monte Pruno, in linea con le azioni della Banca, è quello di valorizzare la nostra terra e lo faremo con impegno e passione, in quanto, siamo certi che c’è tanta ricchezza spesso non adeguatamente promossa e valorizzata. Questo lavoro, adesso, dovrà prendere la strada giusta per diventare un inno alla speranza e raggiungere tante persone che potrebbero, noi lo speriamo, cambiare le sorti di queste aree, proprio come stiamo cercando di fare noi con tanta testardaggine e senso di appartenenza”.